1 maggio 2013

EFT E IL MAL D'AUTO





Il mal d’auto, così come il mal d’aereo o la nausea in generale possono essere provocati da molti fattori.

A volte mi è capitato di leggere in auto e ritrovarmi con una fastidiosa nausea. A volte mi è successo mentre si salivano dei tornanti. L’estate scorsa mi è capitato un paio di volte di affrontare voli turbolenti e di sentire il mal d’aereo.
Entrambe le volte ho fatto set sul punto sotto l’occhio sul meridiano dello stomaco.
Penso possa essere utile provare con un giro su ciò che si prova esattamente.
A titolo esemplificativo trascrivo qui un episodio in particolare:

Punto karate: Anche se ho una nausea tremenda….. e non riesco proprio a pensare ad altro che a scendere da questo aereo – auto – nave…. Mi amo e mi accetto comunque, ma voglio scendere…
Sopra la testa: E’ la macchina che non amo…
Soprattutto quando non guido io…
Sopracciglio: Sarebbe meglio inventassero il tele trasporto…
Lato dell’occhio: Ho una nausea- malessere (o altro) _dare un voto da 0 a 10 e esprimerlo_
Sotto l’occhio: Questa nausea – malessere (o altro) è così fastidioso…
Sotto il naso: Una volta almeno avevano i cavalli, era tutto più semplice.
Sotto il labro: Adesso con questi cavalli nel motore non vado d’accordo…

Clavicole: MHHHhhh, vorrei proprio che passasse, o poter scendere.
Sotto ascella: che fastidiosa questa nausea…..
Sotto seno: se usassi i piedi non avrei la nausea… ma non posso…

Picchiettare quindi tutti i punti sulle dita concentrati sul voto che si dà al malessere provato.


Se il malessere è particolarmente fastidioso e ci sembra di non farcela proprio si può cercare di “rintracciarlo nel corpo”, trovando dove lo sentiamo nel nostro spazio personale (ad esempio nello stomaco, nella gola e così via).
Possiamo poi provare a pensare a che forma e che colore possiamo associare al malessere.
Possiamo perfino chiedere al malessere “Caro malessere (o se preferite – simpatico malessere accidenti a te), cosa mi vuoi dire?”
Possiamo inoltre fare un gioco ancora più simpatico… immaginare che questo malessere abbia un cartellone luminoso da accendere… Lasciate che il cartellone si accenda a che la scritta o l’immagine su di esso si palesino.

Tutto ciò che emerge va picchiettato…

Se vi và potete giocare con i ricordi….
Picchiettate partendo dall’episodio più recente in cui vi è venuto il mal d’auto.
Oppure partite dall’episodio più fastidioso.
Oppure partite dal più intenso…
O, infine, partite dal primo…

27 aprile 2013

EFT E L'ANSIA MEGA GALATTICA



EFT E ANSIA MEGAGALATTICA


Oggi una mia amica mi ha chiesto cosa può fare per l’ansia megalattica…

La parola che ha usato mi ha fatto subito simpatia…

Quando faccio corsi o sessioni o tengo gruppi di EFT mi piace molto parlare delle emozioni.
A volte pensiamo che le nostre emozioni siano sbagliate… o peggio, proprio perché proviamo una certa emozione pensiamo di essere noi “sbagliati”.
Quante volte abbiamo provato rabbia, dolore, o altre emozioni e poi ci saremmo tirati una martellata sul piede perché magari il solo fatto di provare quella emozione non ci ha fatto comportare come vorremmo…?

Ecco, allora per essere chiara fino in fondo la prendo larga.


NON ESISTONO EMOZIONI GIUSTE ED EMOZIONI SBAGLIATE.
NON ESISTONO EMOZIONI BUONE ED EMOZIONI CATTIVE.

ESISTONO PERO’ EMOZIONI ADEGUATE ED EMOZIONI INADEGUATE.
(sia le Iper (eccessive) che le Ipo (quasi inesistenti) reazioni sono inadeguate)


Le emozioni adeguate sono sempre frutto del nostro essere radicati nel momento presente, del vivere esattamente dove dovremmo, cioè nel QUI ed ORA.

Le emozioni inadeguate sono frutto di tracce di memoria che ci sono rimaste appiccicate addosso dal passato o di proiezioni (fantasie) sul nostro futuro (quasi sempre influenzate/create sulla base di esperienze passate).

VIVERE FUORI DAL QUI ED ORA E’ PROPRIO UNA DELLE COSE CHE COMPROMETTE LA NOSTRA LIBERTA’.

Ecco perché può essere utile usare EFT.

LE NOSTRE EMOZIONI SONO UN POTENTE MEZZO DI COMUNICAZIONE CON L’INTERNO.

ESSE CI DICONO SEMPRE QUALCOSA DELLA NOSTRA “MAPPA DEL MONDO”.

Difficilmente infatti è possibile affermare che esiste UNA REALTA’. La realtà di un individuo è una realtà percepita e “disegnata”, proprio come una mappa, sulla base delle sue esperienze.

Quando siamo piccoli abbiamo necessità di imparare ed i nostri sistemi ci forniscono come alleata preziosa la possibilità di tenere in memoria un’esperienza per velocizzare la nostra risposta futura ad una situazione simile.

Questo è vitale.

Se io metto una mano sul fuoco e mi brucio, ovviamente la prossima volta che sarò davanti ad un fuoco saprò come comportarmi.

Ciò che non è “vitale” è che qualche volta questo meccanismo si inceppa e tracce di memoria diventano “catene” energetiche.

Quando viviamo un’esperienza simile, ma anche quando ne viviamo una di completamente nuova, il nostro cervello si mette a cercare nell’archivio dei ricordi qualcosa che ci possa guidare nelle risposte.

I problemi cominciano a nascere quando ripeschiamo nell’archivio memorie passate collegate ad esperienze che non siamo riusciti ad elaborare o che abbiamo vissute come “negative”.

Se per esempio il mio fidanzato mi ha lasciato dicendomi tante bugie e tradendomi potrebbe essere che io immagazzini l’idea che degli uomini non ci si può fidare, e anche se questo ha uno scopo difensivo, difficilmente mi permetterà di vivere bene altre storie.

Se invece elaboro l’evento, magari anche grazie ad EFT, o ad altre tecniche, resterà certamente il ricordo, ma io sarò libero di affrontare ogni nuova relazione per ciò che mi offre ogni giorno, e non sulla base del passato.

VIVERE OGNI GIORNO COME NUOVO, CONSERVANDO QUELLO CHE E’ UTILE E LASCIANDO QUELLO CHE CI PESA….QUESTO E’ IL MIO SUGGERIMENTO.

Ma tornando alle nostre emozioni, esse vogliono sicuramente dirci qualcosa sul nostro mondo interiore…

Anche l’ansia.

L’ansia mega galattica ci parla in modo forte!

Quindi l’ansia è come una spia sul cruscotto dell’auto.

Se si “accende” vuole avvisarci di qualcosa d’altro che non è come dovrebbe.

La cosa più utile, a mio avviso, quando si prova un’emozione che “ci disturba”, è chiedersi

CHE COSA MI STA DICENDO DI ME?


Penso possa essere utile provare con un giro su ciò che si prova esattamente, ma anche su ciò che emerge spontaneamente da questa domanda a noi stessi.

Riporto un esempio di lavoro sull’ansia.

Punto karate: Anche se ho questa ansia (megagalattica si può aggiungere) e mi fa stare malissimo, mi amo e mi accetto completamente…
Sopra la testa: ma a chi la racconto…
Io mi sento sbagliato…Non vorrei avere tutta questa ansia…
Sopracciglio: Sarebbe meglio sparisse…
Lato dell’occhio: Picchiettando il lato dell’occhio provare a rintracciare dove è l’ansia nel corpo…. E una volta identificato verbalizzare…ES: anche se ho questa ansia nella pancia… che mi da proprio fastidio…. Mi riempie tutta la pancia… e sale
(se l’emozione varia o si muove seguitela).
Sotto l’occhio: Questa ansia mi ricorda che non è la prima volta che la provo… e ogni volta è peggio…
Sotto il naso: Una volta mi ha perfino impedito di mangiare.
Sotto il labbro: Forse devo imparare a conviverci..…

Clavicole: MHHHhhh, vorrei proprio che passasse invece, così non mi sentirei uno schifo.
Sotto ascella: con questa ansia mi sento uno schifo..
Sotto seno: mi sembra perfino che gli altri sentano quanto sono ansioso…
E questo mi fa pure innervosire…..

Picchiettare quindi tutti i punti sulle dita concentrati sul voto che si dà alla propria ansia….o a qualunque cosa sia emersa nel frattempo.

Come ho già scritto in altra sede tutto ciò che emerge va picchiettato…

Se vi và potete giocare con i ricordi….
Picchiettate partendo dall’episodio più recente in cui vi è venuta l’ansia.
Oppure partite dall’episodio più fastidioso.
Oppure partite dal più intenso…
O, infine, partite dal primo…




Ultimamente faccio un lavoro molto bello con le emozioni…
E il merito sono tutti i suggerimenti che il Dottor Lammers dà nei siti per gli appassionati di logosintesi.


Ascolto tutto quello che la persona dice sull’ emozione che prova.
Chiedo di focalizzare tutto quello che è stato appena detto.
Invito la persona a immaginare di essere una grande pittrice/un grande pittore e di poter esprimere la sua emozione sulla tela bianca.
Vanno bene immagini realiste ma anche astratte, perfino un solo colore…
Qualunque cosa la mente vi rimandi va bene.
Una volta agganciata l’immagine, date un titolo alla vostra opera.

Prendete il titolo e picchiettate su quello:

Punto Karate:
Anche se c’è (titolo) in questo momento, io mi apro alla possibilità che tutto vada bene, anche se non capisco perché (titolo) c’è….
Poi seguitate a picchiettare con quello che emerge da voi di volta in volta o solo concentrati sull’immagine..
Ovviamente continuate finché il voto che avevate dato all’ansia mega galattica, o a qualunque altra cosa vi abbia creato disagio non scende!

 



Buon picchettamento e scrivete i vostri commenti.
Grazie
Virna Trivellato

30 marzo 2013

CRISI: CATASTROFE OPPURE OCCASIONE???

Ormai da mesi sento ripetere come un ritornello frasi più o meno colorite sulla fantomatica "crisi", che attanaglia l'Italia e mette in ginocchio gli italiani.

Lungi da me sostenere che stiamo attraversando un momento roseo mi sono però decisa a scrivere un articolo su questo tema dopo averla vissuta anche io sulla mia pelle per un pò....

Beh, sapete di cosa mi sono resa conto?

Che ci sono molti modi di reagire alla crisi e a volte ci dimentichiamo che abbiamo moltissime possibilità per riscoprire la vita e riscoprirci senza farci schiacciare dal clima di "sfacelo" o dal pessimismo imperante.

Ho molto rispetto per chi ha perso il lavoro, e mi rendo conto che non è certo facile affrontare il cambiamento, questo no.

Sono però sempre convinta che non siano gli eventi a determinare come possiamo vivere, bensì la nostra reazione ad essi.

Mi è capitato di conoscere molte persone, vivere molte esperienze e sentire molte campane in questi mesi.

Forse la verità è che la mia opinione sulla crisi, non solo da coach professionista, bensì da persona, è che ogni crisi può diventare anche un'occasione...

A volte un brusco cambiamento può portarci davanti l'opportunità di ripensare noi stessi  e ridisegnare la nostra vita, anche se in modi che prima non ci saremmo mai aspettati possibili.

Mi è capitato anche di assistere a scene molto particolari, e con il tipo di lavoro che faccio ho sentito e sento storie di ogni genere...


Però sapete su cosa vorrei portare la vostra attenzione?

Sul fatto che UN MOMENTO DI CRISI ECONOMICA ci può dare anche l'OCCASIONE DI SCOPRIRE COSE CHE CI ERAVAMO SCORDATI.

Ad esempio la SOLIDARIETA' FRA LE PERSONE.

Ho visto donne aiutare altre donne donando loro vestiti propri o dei figli lasciati in scatoloni in cantina da anni.

Ho visto madri portarsi a casa dopo la scuola anche i figli di altre donne, così che queste fossero libere di fare qualche ora di lavoro extra.

Ho visto persone fare amicizia e invitarne altre a casa propria per prendere un the, un dolce, insieme.

Ma anche LA NOSTRA PARTE PIU' CREATIVA può emergere da una crisi.

Sono consapevole che molte persone sono rimaste senza un lavoro e che questa è davvero una cosa pesante da affrontare, ma ho visto anche molte persone "ripensare" se stesse e inventarsi nuove, costruire nuove opportunità anche lavorative, magari mettendosi a fare attività che sempre avevano avuto nel cuore, ma non avevano mai sviluppato prima, forse perchè molti di noi hanno la naturale tendenza ad adattarsi ad uno stato di cose che finchè c'è, difficilmente ci entusiasmiamo all'idea di mutare, fosse anche per "rischiare" di cambiare in meglio...

Una crisi ci può fare RISCOPRIRE GLI AFFETTI..

Non è infatti necessario comprare cose o disporre di denaro per stare con coloro che amiamo e passare MOMENTI FELICI INSIEME, spesso anzi non avere cose ci aiuta a RIPENSARE IL DIALOGO CHE ABBIAMO CON LE PERSONE, A RITROVARE LO SGUARDO, IL CONTATTO... emozioni e tipi di condivisioni che a volte ci siamo lasciati alle spalle, presi dall'ultima moda, dal film da vedere, dall'ultimo libro da leggere, dalla partita da vedere allo stadio, dall'ultimo video game con cui giocare....

A volte fare qualcosa "con" (leggi nella stessa stanza/luogo con) qualcuno è diverso che fare qualcosa INSIEME A QUALCUNO...


Infine anche l'INVENTIVA può essere risvegliata da una crisi...

Se ad esempio voglio leggere un libro e non ho i soldi per comprarlo forse posso cercarlo in biblioteca (esiste un sistema, chiamato prestito interbibliotecario, per cui qualunque biblioteca può tranquillamente chiedere un libro che non ha ad altre biblioteche d'Italia, spesso senza alcun costo, così che si possono prendere libri in prestito anche da molto lontano).

Se voglio imparare a fare una cosa nuova potrei accorgermi che su internet ci sono moltissime risorse gratuite cui è possibile attingere, senza bisogno di iscriversi a costosi corsi.

Se mi serve un oggetto potrei accorgermi che è possibile riciclare qualcosa di vecchio ....(io ad esempio volevo fare l'albero pasquale ma per non comprare nulla ho deciso di usare delle vecchie grucce al posto dei rami, delle foglie e dei fiori secchi e delle uova disegnate come decorazione insieme a nastri di vecchi regali e nell'assemblare tutto io e mia figlia ci siamo divertite molto di più che nel comprane uno già pronto)...


Insomma, mi rendo conto che questo articolo può apparire provocatorio, e forse non offre soluzioni pratiche ma il mio intento, proprio alla vigilia di Pasqua, che in fondo è per tutti la festa della rinascita, è augurarvi una Buona Rinascita e chiedervi di trovare voi stessi delle soluzioni pratiche adatte per ognuno, magari facendovi una semplice serie di domande:

CHE SPUNTI POSSO TROVARE IO NELLA CRISI?
COME POSSO IMPIEGARE IL MIO TEMPO E LE MIE RISORSE (tante o poche non ha importanza) PER MIGLIORARE LA MIA VITA E LE MIE RELAZIONI?


BUONA RINASCITA E FELICI OCCASIONI!